L'anno 1260 in breve

Il Re prende in moglie Dama Ginevra Viviana della Rovere, di nascita valniana, e ne fa la sua regina. Per essere più vicino al suo popolo, Aureliano annuncia inoltre l'intenzione di abbandonare la città di Dimora per fare visita a tutti i principati e di voler istituire una nuova corte ristretta che lo segua in questi viaggi. Il suo consiglio privato viene così denominato "Corte Errante", nei mesi successivi saranno scelti i migliori uomini del regno per farne parte. Il generoso Re proclama anche una nuova concordia religiosa riammettendo l'Antico Culto in quasi tutto il Regno. Nel frattempo la Corona, grazie alla collaborazione di tutti i principati, riesce a giustiziare i cospiratori colpevoli di aver congiurato per uccidere Sua Maestà, e a porre fine all'incubo di nome Agamennone delle Bande Rosse, un terribile guerriero dotato dell'empio potere di ingannare la stessa morte, facendo ritorno nel mondo dei vivi ogni volta che veniva ucciso.
In Primavera il Re convoca i suoi sudditi con un Bando Reale nelle terre di Neenuvar. Tra tornei, cacce, banchetti, spettacoli e il sorprendente ritrovamento del Tesoro del Lago, sul quale cercatori di ogni principato si erano sfidati da oltre un anno, si consuma però una terribile tragedia. La Tetrarca Beatrix viene brutalmente assassinata dal brinnico Canerosso, presto consegnato dai suoi stessi compagni e giustiziato per l'empio gesto. La venuta dei Principi nelle Terre di Neenuvar provoca inoltre la furia del Signore dei Satiri, Mantodineve, che scatena la violenza delle creature del bosco contro i visitatori. Sordo alle ragioni dell’Elfo Galdor Elentauron, Mantodineve attacca in forze e in seguito ad una schiacciante vittoria, riesce a scacciare gli invasori, rinnega gli antichi patti stretti con Neenuvar e si autoproclama Principe del Fanyati.
La dura lotta di successione ecclesiastica scatenatasi in seguito alla morte della Tetrarca vede protagonista Edoardo II dei Castamanti, arcivescovo di Valleterna, ma a spuntarla è un vescovo poco noto e molto anziano. All’inizio dell’estate viene proclamato il Tetrarca Gregorius, che desideroso di proseguire l’opera ecumenica di Beatrix indice un pellegrinaggio presso l’unico santuario tetradico in terra brinnica: la Chiesa del Devoto Alessandro Eroe delle Nevi. Nelle impervie terre di Altabrina l’eremitaggio religioso del Tetrarca si rivela più arduo del previsto, il santuario viene trovato distrutto e i mai sopiti contrasti religiosi tra l’antico e il nuovo culto sembrano riaccendersi con violenza, ma i colpevoli dell’empia strage non sono gli uomini di Altabrina, né delle Terre Spezzate. Gli Ashai, uomini-lucertola giunti dal Mar del Vespero e accolti in molti principati come visitatori pacifici, si rivelano come l’avanguardia di una terrificante forza di invasione pronta a mettere a ferro e fuoco il Regno. I migliori uomini e nobili di molti principati, tra cui la Basilissa di Venalia, vengono catturati con l'inganno e le armate Ashai sciamano in ogni angolo del Regno.
Scoppia la guerra nelle Terre Spezzate, e si combatte per la sopravvivenza.
Nonostante gli eserciti del Regno, guidati dai migliori strateghi di ogni terra, combattano senza sosta su tutti i fronti, l’avanzata delle lucertole |sembra inarrestabile. Quando anche uno degli ultimi baluardi del nord, la città brumiana di Montecastello, cade dopo un estenuante assedio e il campione delle armate del Regno, il Principe Edoardo II dei Castamanti, viene sconfitto in duello e catturato, perfino la speranza vacilla. Emergono allora, dall’oblio di cui si erano ammantati, gli stregoni avvizziti che il Re l’anno prima aveva proclamato sconfitti. Gli Antichi, come vogliono farsi chiamare, sono pronti ad offrire alle Terre Spezzate l’aiuto di cui hanno bisogno per ricacciare indietro l’invasore; in cambio però di un esoso trattato che conceda loro libertà, poteri e privilegi. Mentre ogni resistenza contro gli Ashai sembra ormai vana, la Corte Errante di Sua Maestà, posta di fronte alla terribile scelta, decide di accettare la proposta e di firmare l’accordo con gli Stregoni, chiamato Pace di Nassilia.
Il Regno forse sopravviverà all’invasione, ma in molti si chiedono “A quale costo?”